La disregolazione emotiva

I concetti di disregolazione emotiva e comportamentale non sono concetti nuovi. La disregolazione o la perdita di controllo accompagna il genere umano dalle sue origini, la novità è nella maggior consapevolezza dei processi neurobiologici del circuito dello stress e del circuito della regolazione/disregolazione emotiva, piuttosto che in una attribuzione legata alla scarsa forza di volontà o a stranezze del comportamento di alcune persone in determinate situazioni.   

Da W.James (1884) e soprattutto da Damasio (1994)  è sempre più evidente come mente e corpo sono strettamente integrate e si  condizionano a  vicenda senza che ci sia un primato della mente sul corpo, ma una profonda interazione reciproca responsabile sia della cognizione sia del  comportamento. 

Oggi sono chiari molti aspetti di questa interazione e delle situazioni di fallimento dell’interazione. Di fronte ad una situazione di rischio, l’amigdala riconosce la minaccia e invia immediatamente l’allarme all’ipotalamo e al tronco encefalico, che secernono l’ormone dello stress e attivano la risposta immediata del sistema nervoso autonomo.

Poco più in alto, nei lobi frontali, la torre di controllo o funzioni esecutive, osservano il funzionamento e decodificano il segnale di allarme, attivando le opportune risposte o ridimensionando il pericolo. A questo punto l’amigdala riconosce lo scampato pericolo e l’allarme può rientrare in tempi brevissimi, riportando il sistema alla normalità e interrompendo il processo metabolico dello stress. 

In alcuni casi, tuttavia,  il sistema di spegnimento dell’allarme non si chiude in modo rapido e questo porta a reazioni eccessive, soggettivamente coerenti ma oggettivamente spropositate. La disregolazione è una condizione trasversale, riguarda tutte le età e tutti i profili. Possiamo dire che una quota di disregolazione appartiene a tutti ma per alcune persone rappresenta un salto di livello per frequenza e soprattutto per intensità, condizionando fortemente la qualità della vita delle persone direttamene ed indirettamente coinvolte.   

Iperattivazione, instabilità dell’umore, ansia, irritabilità, aggressività e oppositività sono alcune delle manifestazioni più comuni nell’età evolutiva. Può essere opportuno ricordare che alcune persone hanno congenitamente un livello di attivazione e di allerta alterato che crea una significativa vulnerabilità di base. 

L’assenza di comprensione del rischio evolutivo relativo alla disregolazione, oppure l’intervento di “contenimento” del solo comportamento manifesto senza la lettura dei processi sottostanti, innalza il rischio di aggravamento dei comportamenti fuori controllo, alimentando un circolo vizioso. Al contrario, il riconoscimento dei circuiti della disregolazione, insieme ad un paziente lavoro di accompagnamento del soggetto, porta ad una più adeguata maturazione delle funzioni esecutive. 

 

Per questo l’Associazione “Paura delle nuvole” è sorta con l’obiettivo di creare momenti di confronto e di crescita per riconoscere la disregolazione e per promuovere gradualmente competenze di accompagnamento sempre più funzionali. 

 

L’Associazione paura delle nuvole promuove alcune iniziative di sensibilizzazione e supporto a docenti e genitori rispetto ai temi della disregolazione emotiva. 

Il 27 aprile l’Associazione promuove a Rovato un incontro di formazione aperto a tutti dal titolo “Fuori controllo?” Con il prof. Fabio Celi, psicologo-psicoterapeuta e formatore.

 

Sartori Tarcisio 

Centro Clinico Cavour - Rovato

 

Riferimenti:

Associazione “Paura delle Nuvole” 

P.zza Montebello, 7 – Rovato (BS)

www.pauradellenuvole.com

info@pauradellenuvole.com

 

 

 

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